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LA MUSICA, GRANDE REGINA DELLA FÒCARA 2024

La musica è il linguaggio universale che riesce a unire il cuore di chi canta o suona e l’anima di chi ascolta. Per questa ragione, nei festeggiamenti della Fòcara 2024 la musica ha avuto un posto di rilievo, proprio per questo suo essere, come scriveva Khalil Gibran, la lingua dello spirito.


Non a caso, dunque, il primo evento del programma 2024 messo a punto dall’associazione Icon Radio Visual Group APS è stato un musical per poi attraversare tutti i generi musicali  e riuscire a parlare a tutti: dalla musica classica, alla musica sacra, dai dj set alla banda in giro per la città, sino  al tappeto musicale che ha fatto da sfondo fondamentale alle installazioni fotografiche del Museo Diffuso nelle sette chiese di Novoli, per poi culminare nella tre giorni di festeggiamenti del Patrono Sant’Antonio Abate. 

L’accensione della Fòcara è stata aperta da un’anteprima –  volutamente intima e allo stesso tempo corale, per sottolineare l’aspetto personale della  preghiera che intorno alla Fòcara assume una dimensione collettiva – con l’esibizione di  otto pianisti diretti dal maestro Mariano Patti che hanno eseguito il preludio della V Sinfonia di Beethoven, appositamente riscritto per otto pianoforti.  Una novità assoluta per la Puglia, resa possibile grazie alla collaboraziuone con l’associazione “Napoli Piano” e il suo presidente Marco Napolitano.

All’atmosfera magica e rarefatta dell’apertura, è seguita, con un effetto shock inatteso, il gioco di fuochi d’artificio, luci e musica con l’iconico “Sirius” degli Alan Parson Project incalzato subito dopo dal ritmo degli AC/DC, che ha dettato quello delle capriole luminose dello spettacolo piro musicale.  

Sirius è uno dei pezzi più celebri degli APP che fa parte dell’album Eye in the sky – (Occhi al cielo) ispirato al Grande Fratello di George Orwell, personaggio immaginario del suo romanzo “1984”.  Scritto nel 1948, il romanzo di Orwell con il Grande Fratello che controlla la popolazione con microfoni e telecamere, ha anticipato molti temi che sono oggi di un’attualità sorprendente, tanto che 1984 e il Grande Fratello sono diventati il simbolo dell’uomo contemporaneo schiavo di mass media e tecnologia.
E dei telefonini. Che ossessivamente ormai si utilizzano per riprendere anche i momenti più emozionanti. Un brano di denuncia, dunque, ma anche fortemente spirituale: Sirius d’altronde è il nome inglese di Sirio, la stella più luminosa che viene vista dalla Terra nelle notti d‘inverno, proprio nel periodo della Fòcara, visibile anche dalle città dove l’inquinamento luminoso solitamente impedisce la vista della maggior parte dei corpi celesti. Un messaggio di speranza, un invito a recuperare una dimensione più spirituale.

E come mai Beethoven e AC/DC insieme? Non sembri un’eresia questa scelta, giacché il celebre compositore tedesco è considerato il primo vero rocker della storia, per il suo essere “ribelle e senza compromessi” un musicista che “detestava disonestà e prepotenza”.

Il programma musicale ha poi visto sul main stage di Piazza Tito Schipa sfilare artisti del panorama musicale salentino accanto ai grandi nomi italiani e internazionali, grazie alla collaborazione con Mollyarts: i MALAMORE, gruppo salentino cantautoriale pop e indie, DIMAGGIO cantautore nato a Novoli che hanno scaldato la piazza per PAOLO BELLI e la sua BIG BAND seguiti dai MUNDIAL, gruppo fondato da tre musicisti salentini da sempre attivi nel circuito indipendente musicale italiano. Una serata pazzesca, quella del 16 gennaio, con le note che riecheggiavano in una piazza gremita di persone e il sottofondo del fuoco che bruciava la fòcara.

Bis di emozioni il 17 gennaio con i versi rap di MUNNY & MIXA in apertura prima della SUPER TARANTA, sodalizio artistico diretto da Antonio Castrignanò e Mauro Durante, accompagnati dalle altre icone della pizzica salentina, come Alessia Tondo ed Enza Pagliara, che hanno incantato il pubblico con i brani della tradizione popolare salentina. Il palco di Piazza Tito Schipa ha poi accolto il carisma reggae di ALBOROSIE, il “re di Giamaica” accompagnato dai musicisti dello Shengen Clan.


Atmosfere oniriche e felliniane con trampolieri, giocolieri e mangiafuoco, infine, per il Giro di Banda del genio musicale e creativo Cesare Dell’Anna che ha divertito e fatto sognare, con la sua tromba e il talento degli artisti che lo hanno accompagnato, il pubblico del Piazzale della Stazione per la tradizionale Sagra del maiale, che ha concluso i tre giorni di festa per Sant’Antonio Abate.

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