accensione
della Fòcara:
Il rito
Ogni anno, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, si assiste a un rito di origini antiche in grado di affascinare grandi e piccoli.
A sua devozione, infatti, si costruisce un falò di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro, comunemente chiamato “fòcara”.
da oltre trecento anni
La Fòcara di Novoli viene realizzata da oltre trecento anni ed è un grande monumento d’arte contadina, oggetto dalle qualità estetiche specifiche, per forma e materiali, sapientemente costruita da circa cento volontari e dai maestri costruttori d’arte contadina, con circa 100.000 fascine di tralci di vite recuperati dalla rimonda dei vigneti e viene realizzato dai maestri “pignunai”, gli unici a conoscere la tecnica che consente di non far crollare il tutto.
Per la costruzione della Fòcara occorrono un centinaio di persone piuttosto prestanti, in grado di restare ore e ore in piedi sui pioli delle scale utilizzate per trasportare i fasci i quali, una volta giunti in cima, vengono sistemati alla perfezione. Sulla cima della struttura, infine, viene posta l’effige raffigurante il Santo e che verrà poi fatta bruciare il giorno dell’accensione.
I giorni del fuoco
L’Amministrazione Comunale di Novoli, in occasione della Festa del Santo Patrono, che si celebra tra il 16 e 18 gennaio di ogni anno, promuove, con il sostegno del Ministero del Turismo, e il patrocinio del Ministero della Cultura, Regione Puglia, della Provincia di Lecce e di altri numerosi partner sia pubblici che privati, una serie di manifestazioni civili collaterali a sostegno delle attività socio-economiche locali e del Parco del Negroamaro, in particolare nell’ambito enogastronomico e dei beni culturali, con l’obiettivo di consegnare alle nuove generazioni quest’importante patrimonio culturale identitario locale.
tradizione
“I giorni del Fuoco” costituiscono un importante momento di aggregazione del mondo contadino, diventando anche uno strumento di marketing turistico e culturale, che coniuga tradizione e modernità, destinando a un pubblico di oltre 80.000 spettatori (secondo quanto emerge da uno studio realizzato da un team di professionisti dell’Università Bocconi di Milano).
Si tratta di un evento unico, il cui valore risiede anche (ma non solo) nel suo legame con la cultura e le tradizioni popolari.
Non a caso, esso è stato selezionato tra le quarantaquattro destinazioni maggiormente rispondenti alle destinazioni emergenti dalla Commissione Europea per il progetto EDEN 2008 “Destinazioni europee di eccellenza” per il patrimonio immateriale – La “Fòcara”.
modernità
La “Focara” si annovera tra gli eventi di rilevanza turistica regionale e costituisce, da tempo, un esempio virtuoso di destagionalizzazione dei turismi diversi” (tra i quali, turismo religioso, turismo culturale, turismo enogastronomico-enologico, turismo rurale, turismo scolastico), promuovendo cultura dell’accoglienza, qualificazione dell’offerta, maggiori flussi turistici, destagionalizzazione, ritorno sociale.
Lo spessore della “fòcara” risulta dal riconoscimento e dall’inserimento tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia, tanto da aspirare a candidarsi per l’inserimento nell’elenco del “Patrimonio dei Beni della Cultura Popolare Italiana” e nella catalogazione Ministeriale per il riconoscimento nella lista del “Patrimonio Intangibile dell’Umanità, da valorizzare e tutelare” dell’Unesco.
notorietà nazionale e internazionale
Negli ultimi anni, la “Fòcara di Novoli” ha raggiunto una notorietà nazionale e internazionale impressionante, grazie soprattutto allo spessore del livello organizzativo che è stato messo in campo. Le numerose presenze, nel corso degli anni, di artisti di fama nazionale e mondiale hanno contribuito a far accrescere la notorietà dell’evento.
Sono tante, infatti, le personalità del mondo artistico e musicale che hanno proposto, sulla base del loro linguaggio e della loro poetica, progetti legati alla cultura popolare locale. Tra questi possiamo citare le importanti installazioni artistiche realizzate sulla Fòcara (citando Mimmo Paladino) con i cavalli in carta pesta, i numeri colorati di Ugo Nespolo, l’idea proposta e attuata da Hidetoshi Nagasawa (una spirale esterna di legno che culminava in cima al falò e si legava al concetto di vetta tendente verso l’universo, alludendo altresì all’unione delle culture occidentale e orientale), Jannis Kounellis (l’installazione di una croce realizzata con grossi massi e tante lance di ferro riposte sulla Fòcara). Questi, e molti altri artisti, hanno donato un manifesto d’autore delle loro opere artistiche, che hanno contribuito ad arricchire i contenitori culturali di Novoli, come la “Pinacoteca di Arte Contemporanea” e il “Museo del fuoco”. Altri artisti come Letizia Battaglia, Juliano Lucas, Edoardo Winspeare, Emir Nemanja Kusturica, Tony Gentile insieme a tanti altri noti personaggi, hanno accompagnato questo evento verso livelli altissimi, sia dal punto di vista religioso che da quello economico e culturale.