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La Fòcara e l’Arte come occasioni di rigenerazione urbana

L’Arte che rimescola tutto e che dà nuovi significati ai simboli e ai luoghi. Nasce così “Simbologia analitica” il murale che ha riqualificato uno scorcio della città, diventando così occasione e strumento di rigenerazione urbana e di “rilettura” degli spazi urbani. Una iniziativa fortemente voluta nell’ambito del programma della Fòcara 2024 per la stretta connessione con il tema del capitale umano, bussola a cui si è ispirato lo staff organizzativo.

L’opera, consegnata alla città di Novoli, è stata realizzato dall’artista Paulo Mucca: una grande mucca – anche per richiamare simpaticamente la paternità dell’opera – in rappresentanza degli animali associati a Sant’Antonio Abate, di cui il santo eremita è considerato protettore, per ricordare Satana che secondo i racconti si presentava a lui sotto forma di animali di razze diverse.

Accanto alla mucca, sul muro di via Brodolini, compare anche un grande giglio, simbolo tradizionalmente associato a Sant’Antonio di Padova, ma che universalmente rappresenta la purezza e la lotta contro il male, che hanno accompagnato anche la vita del santo patrono di Novoli.


Ieri il murale, realizzato su un muro messo a disposizione dalla famiglia Rucco, è stato consegnato ufficialmente alla città alla presenza del sindaco Marco De Luca, del coordinatore organizzativo della Fòcara 2024 Alessandro Maria Polito e di Luisa Carlà, creativa e promotrice d’arte contemporanea.


Il murale verrà arricchito con la raffigurazione della Fòcara, che sarà realizzata durante le giornate di sabato e domenica prossime dall’artista: chi volesse può assistere alla realizzazione dell’opera.

Paulo Mucca è un artista leccese, affacciatosi al mondo dei graffiti appena sedicenne. Entra in una crew con cui partecipa a numerose jam in giro per l’Italia. A 30 anni ha preso residenza artistica presso le Manifatture Knos di Lecce, dove inizia un percorso di sperimentazione e studio delle tecniche pittoriche e fotografiche. Espone le sue opere in mostre personali e collettive ricevendo interesse dal mondo dell’arte contemporanea. Fonda Carta Bianca, un’associazione culturale di eventi artistici e sociali che promuove attività di aggregazione. Dopo questo periodo di crescita decide di aprire il suo studio in un bosco. Tra una riserva naturale e scavi archeologici, prendono vita le sue opere, ispirate ai canoni di bellezza passati e alla loro trasposizione nell’odierno, senza un intento celebrativo. Segni iconografici provenienti dall’antico vengono isolati e inseriti in nuovi contesti architettonici. L’uso dei materiali acrilici, insieme a vernice spray marcano la sua provenienza dal mondo dei graffiti, mondo che non lascerà mai, amplia però nella sua evoluzione artistica, i mezzi comunicativi per arrivare a un bacino più ampio ed un percorso più professionale, centrato sugli studi delle forme, dei colori e diversi supporti.

Il murale è stato realizzato a Novoli in via Brodolini (alle spalle dell’ex mercato coperto).

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